Offerte Fibra: vi raccontiamo l'odissea di un utente

offerte fibra

Quando si tratta di attivare una nuova linea dati o esplorare la vastità delle offerte fibra presenti sul mercato, il cliente medio potrebbe sentirsi un po' soprafatto, più spesso confuso.   Da una parte per la mancanza di una adeguata conoscenza del campo tecnico (per alcuni le sigle FTTH, FTTC, FTTB e via dicendo non hanno ancora molto senso), dall'altra per una cattiva comunicazione con l'operatore o  consulente di turno. Ricoridamo, inoltre, che non tutti sanno utilizzare i sistemi self dei vari gestori (e questo fatto non dipende neppure dall'età molto spesso). 

 Per questa ragione vi raccontiamo qui la vicenda reale di un utente (di cui non faremo il vero nome per tutelare la sua privacy) così come ci è stata raccontata. 

Dopo due anni di felice promo con uno dei player più grandi del mercato fonia,  Luisa (nome finto), pensionata di 72 anni, vede schizzare alle stelle i suoi costi in bolletta. Oltre 70 € al mese. La sua offerta  prevede chiamate internazionali + chiamate nazionali + tutti i cellulari nazionali e connessione internet sino a 7 Mega senza modem incluso. Ha dei figli all'estero e predilige avere un'offerta che contempli le chiamate internazionali incluse. 

Decide insomma che è  giunto il momento di cambiare offerta e di trovarne una che sia più vantaggiosa. Dopo aver chiamato il proprio gestore, le viene detto che non ci sono offerte per il suo numero di linea fissa e che quindi non ci potrà essere diminuzione dei costi attuali. 

Luisa aspetta,quindi, fintanto che non viene contattata da uno dei centinaia di comparatori presenti sul mercato. A quel punto decide di attivare un'offerta che, le viene detto, la porterà a spendere non più di 29 € al mese, con modem incluso e connessione misto fibra ad oltre 90 Mb/sec. Non si rende conto o non le viene spiegato in modo adeguato che per far questo dovrà attivare una nuova linea telefonica (la precedente  era intestata al marito). Non le viene neppure detto che il modem, per legge, non può essere obbligatorio.  Quello che possiede è  infatti più che adeguato a gestire una connessione in doppia frequenza (2,5 e  5 Ghz) fino a 300 Mb/sec. Ma questo lei non lo sa.

Tutto sembra filare liscio... sembra...

In pochi giorni però la sua linea storica non esiste più, inoltre la connessione in fibra millantata si rivela una connessione ADSL a non più di 2 Mb/sec, dovuta a un cablaggio dell'intera zona (agro a meno di un chilometro dal centro abitato) risalente a non meno di 10 anni prima. 

La situazione è ovviamente inacettabile. 

Luisa, consigliata da un parente, decide di attivare il suo diritto di recesso entro i termini di legge. Trova molta difficoltà a contattare il centro assistenza dell'operatore scelto (decine di minuti di attesa al cell. ricordiamo che non ha più linea a casa) e, alla fine, presa dalla disperazione, decide di effettuare un altro contratto, con un altro operatore ancora. 

Tra codici di migrazione e raccomandate da mandare a destra e a manca, passano le prime settimane e Luisa non solo non ha connessione internet, ma neppure telefono fisso. Comincia a maledire il giorno in cui ha scelto di abbandonare il suo esoso operatore per cercare un'offerta migliore, prova  frustrazione e sconforto. Dopo un tempo lungo una quaresima (sic!), finalmente, il parente che le ha consigliato di recedere la prima volta, trova un'offerta on line e decide di provvedere per conto della signora Luisa ad attivare finalmente almeno una nuova linea telefonica fissa senza internet (perfettamente inutile in quella zona, basterà usare il cellulare come hotspot per avere una connessione certamente migliore) e porre fine al disagio causato tra disinformazione e lacune di tutti i tipi.  Del resto, l'utilizzo della connessione internet è molto limitata. La signora Luisa usa la connessione solo per scaricare le mail e per controllare i suoi conti sul sito dell'INPS.

Cosa ci insegna questa storia? 

Ci sono alcuni errori sia dalla parte del cliente, sia da parte dei vari gestori che dimostrano spesso una mancanza di rispetto verso chi acquista ed utilizza i loro servizi.

1.E' prassi non venire incontro ai vecchi clienti con adeguamenti delle vecchie offerte in scadenza o scadute. 

2. Il primo operatore che contattò la signora Luisa, oltre a non essersi presentato a dovere, ommise diverse informazioni fondamentali. 

3. La signora Luisa non era informata sulle caratteristiche tecniche della propria rete domestica. 

Se i primi due peccati possono essere considerati mortali, il terzo è veniale poiché un cliente, ancora di più se di una certà età, può non essere aggiornato sul tutte le innovazioni tecnologiche del momento. 

Cosa possiamo fare ? 

1. Pretendete che chi vi ha contattato si presenti (nome e per quale azienda propone l'offerta)

2. Fate domande su tutto. Dubbi e perplessità sono e devono essere alla base di ogni vostra scelta

3. Quando il consulente vi sembra affidabile, fatevi consigliare e quindi verificate voi stessi che quanto detto corrisponda a realtà 

4. Non fatevi abbindolare dall'offerta più economica, pretendete l'offerta di qualità che si adatta meglio alle vostre esigenze

 

Questi sono piccoli accorgimenti per evitare un'odissea come quella della signora Luisa. Cambiare gestore è lecito e dovrebbe essere il meno traumatico possibile. Le vostre necessità devono sempre venire prima di ogni pretesa di guadagno di qualsiasi azienda. Non dimenticatelo. Vi invitiamo quindi a utilizzare il nostro servizio di comparazione on line (appena ristrutturato e ridefinito) e a chiamare voi stessi i nostri consulenti quando troverete fra le nostre pagine l'offerta adatta alle vostre esigenze, 

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